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Le prossime vite dei veicoli a guida autonoma

Spostarsi in città, soprattutto nelle ore di punta, può essere complicato e stressante. Siamo quindi in tanti a sognare una realtà dove potersi muovere senza ingorghi in auto, con i mezzi pubblici e magari, in un futuro non troppo lontano, con un taxi volante. È questa una delle soluzioni che metropoli come Singapore, Dubai e Tokyo stanno considerando, facendo correre la fantasia alle scene che abbiamo visto in film come Blade Runner e persino in Metropolis, dove le persone sfrecciano tra i grattacieli a bordo di macchine volanti senza pilota.

Più realisticamente e tenendo le ruote a terra, le driverless car, ovvero i veicoli dotati di un sistema autonomo di guida, potrebbero contribuire ad alleggerire il traffico urbano grazie alla capacità di calcolare l’itinerario più efficiente in tempo reale, individuare percorsi alternativi, monitorare i parcheggi disponibili per trovare un posto libero senza procedere per tentativi.

Molte città e nazioni hanno annunciato di avere solo auto elettriche entro una certa data come Parigi, la Germania, la Norvegia, l’India, ecc., mentre Daimler ha presentato Smart Vision Eq Fortwo dichiarando che tutte le Smart saranno solo elettriche dal 2020. Ma la cosa più interessante è che le auto saranno prenotabili da un’App e verranno da sole a prenderci quando ne avremo bisogno, saranno quindi condivise, autonome e iper connesse.

Una sperimentazione molto promettente è in corso ad Amsterdam, dove non sono tanto le strade a essere congestionate, quanto i canali. L’Advanced Metropolitan Solutions (Ams) Institute, in collaborazione con il MIT di Boston, sta sviluppando delle imbarcazioni senza conducente – dette Roboat – che fra cinque anni saranno in grado di navigare le vie d’acqua della capitale olandese per trasportare cose e persone, ma anche fungere da piattaforme galleggianti in occasione di eventi o installazioni temporanee.

Questo tipo di veicoli, siano essi terrestri, navali come le Roboat o aerei come i droni, si basa sull’intelligenza artificiale, che consente alla macchina di muoversi, cambiare direzione e aggirare gli ostacoli anche in assenza di un operatore umano.

I veicoli a guida autonoma hanno enormi potenzialità, che non si limitano alla mobilità cittadina, ma riguardano ad esempio la possibilità di fare consegne a domicilio, svuotare i cassonetti dei rifiuti, portare beni di prima necessità in situazioni di emergenza, in altre parole automatizzare tutti quei processi che prevedono lo spostamento di mezzi a breve raggio e l’esecuzione di attività semplici. Se allarghiamo lo sguardo ai droni, applicazioni interessanti si cominciano a vedere nella videosorveglianza e nel supporto alle forze di pubblica sicurezza, nel monitoraggio della qualità dell’aria, nella gestione di magazzini e impianti industriali.

Tante aziende stanno guardando con interesse a queste tecnologie – chi saprà sfruttarle per ampliare il proprio raggio d’azione, aumentare la produttività o inventare nuovi servizi per i clienti avrà senza dubbio un vantaggio significativo sui concorrenti.

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