Si respira un’aria diversa, e non è soltanto merito della primavera. Manager e imprenditori guardano con fiducia al 2018 e sono ottimisti riguardo al futuro delle loro aziende, sebbene i mercati siano ancora volatili e spesso imprevedibili. Quelle che potrebbero essere solo le sensazioni raccolte nel dialogo quotidiano con partner e clienti vengono ora confermate dall’annuale CEO Survey di PwC, che ha misurato le aspettative e le proiezioni di quasi 1.300 CEO in tutto il mondo.
Rielaborati da Centromarca, i dati raccontano che il 57% dei manager italiani ritiene l’economia mondiale sia destinata a migliorare nei prossimi tre anni, e il 45% pensa che questo permetterà alla propria organizzazione di veder aumentare i ricavi. Le strategie da mettere in campo passano innanzitutto dalla crescita organica (75%) e la riduzione dei costi (50%), ma si punta anche a studiare nuove acquisizioni (25%) e intensificare la collaborazione con le start up (18%).
Proprio la volontà di cercare sinergie con le realtà – come le start up – dove più facilmente si sperimentano nuove tecnologie e modelli di business alternativi, lascia intendere ciò che i CEO hanno sempre più cuore, ovvero l’innovazione. Diventa sempre più chiaro che non ci può essere crescita e sviluppo se si rimane ancorati a progetti cristallizzati nel tempo, schemi organizzativi troppo rigidi o strategie commerciali ormai superate.
L’ottimismo di tanti CEO è sostenuto dalla consapevolezza che, grazie alle tecnologie digitali e mobile, oggi si possono inventare prodotti e servizi del tutto nuovi, migliorare l’offerta che già abbiamo, rendere le nostre imprese più agili e dinamiche. Non tutto il ‘vecchio’ deve essere buttato via, anzi. A volte la tecnologia è l’occasione per fare ciò che abbiamo sempre fatto in modo diverso, con risultati superiori e maggiore soddisfazione delle persone coinvolte.
La ricerca di PwC non nasconde i problemi e le difficoltà con cui gli imprenditori si confrontano: i CEO italiani lamentano le carenze infrastrutturali del nostro Paese, il carico fiscale, l’eccesso di burocrazia e l’incertezza delle regolamentazioni. Ma l’indagine ci ricorda che, per guardare con fiducia al futuro e investire nella crescita di un’azienda, occorre premere l’acceleratore dell’innovazione – con convinzione e un pizzico di coraggio.