La trasformazione digitale è una realtà con cui si confrontano le persone e le aziende in tutto il mondo. IDC ha stimato che la spesa connessa alla rivoluzione tecnologica in corso supererà quest’anno i 1.200 miliardi di dollari, per arrivare oltre i 2.000 miliardi nel 2020.
Le imprese investono nel digitale per rivedere e migliorare i loro processi e modelli operativi, aumentare l’efficienza, dare una marcia diversa alle relazioni con i clienti e i partner. Ma chi sono e quali caratteristiche hanno le persone che, all’interno di un’azienda, possono guidare la trasformazione digitale?
La stessa IDC identifica tre tipologie di innovatori. Ci sono i ‘technology optimizer’, che vedono nel digitale lo strumento per snellire i processi interni e modernizzare i sistemi informatici esistenti. Per loro l’obiettivo è essenzialmente quello di ridurre i costi puntando sull’automatizzazione e la standardizzazione delle procedure, e hanno il pregio di saper produrre risultati misurabili, in tempi abbastanza rapidi e con un livello di rischio contenuto. Il loro punto debole è l’approccio molto tattico, poco adatto a portare avanti progetti di largo respiro con un’ottica di medio-lungo periodo.
All’estremo opposto troviamo i ‘technology disruptor’, che guardano al digitale come l’occasione per scardinare il modello organizzativo dell’azienda e tentare ad esempio l’ingresso in nuovi mercati o il lancio di servizi del tutto nuovi. È lo schema che a volte caratterizza le start up, flessibili e veloci nel realizzare un’idea interessante, non sempre efficaci nel coglierne e gestirne i rischi. I disruptor hanno proprio questo difetto, ovvero la tendenza a concentrarsi troppo sulla tecnologia in sè, perdendo di vista come possa effettivamente essere di supporto e traino per l’azienda e il suo business.
La terza categoria comprende i ‘digital transformer’, ovvero coloro che sanno integrare la tecnologia nella realtà dell’impresa, utilizzandola per generare un vero cambiamento strategico nell’organizzazione, nei processi, nei prodotti. Sono, come si può intuire, perle rare, ma chi ha la fortuna di averne uno al proprio interno o come consulente può davvero sperare di vivere il digitale come l’opportunità per fare un salto di qualità decisivo. I digital transformer si distinguono per la forte leadership e, oltre alle competenze tecnologiche, hanno spiccate doti relazionali e comunicative per gestire il cambiamento che necessariamente si andrà a innescare.
E voi, in quale tipologia vi riconoscete? Ci sono dei veri innovatori nella vostra azienda?
Se volete confrontarvi su questo tema, contattatemi.