In un mondo che cambia così rapidamente, non è facile essere pionieri e cogliere in anticipo quelli che diventeranno i trend più interessanti del mercato. Vale per la domanda e le attitudini dei consumatori, a maggior ragione per la tecnologia, che tende ad avere un ciclo di vita sempre più accelerato.
Nell’ultimo studio dei cosiddetti Hype Cycle, Gartner ha segnalato l’intelligenza artificiale e gli ecosistemi digitali tra le tendenze a cui prestare particolare attenzione, perché saranno quelle destinate ad avere un impatto dirompente sull’economia e le attività della gran parte delle imprese.
L’intelligenza artificiale sarà praticamente ovunque entro i prossimi dieci anni. Ormai presente in molte applicazioni business e consumer, la troveremo dietro i veicoli a guida autonoma, gli assistenti virtuali e le previsioni del tempo, ma anche nella nuova generazione di macchine e robot che lavorano in fabbrica accanto ai colleghi umani. Questa tecnologia può generare un valore aggiunto fino a 5,8 trilioni di dollari su scala globale, che si tradurrebbero per le aziende in nuove attività, crescita del fatturato e aumento della produttività.
Dietro il concetto di ecosistemi artificiali descritto da Gartner c’è invece tutto quello che contribuisce a migliorare e arricchire l’interazione tra le persone e la tecnologia: Internet of Things, blockchain, digital twin ad esempio. Grazie a questi sistemi potremo gestire sempre meglio i processi che già oggi conosciamo, ma soprattutto progettare nuove applicazioni e servizi per il futuro. E, se l’Internet of Things è già maturo e comincia a generare risultati in vari settori industriali, altre tecnologie come blockchain e digital twin avranno il proprio picco tra 5 o 10 anni, per cui è importante monitorare la loro evoluzione per capire quali benefici possono portare alle nostre imprese.
Proprio in questo sguardo attento e critico sta, a mio avviso, il segreto per trasformare realmente la tecnologia in innovazione e crescita: non sempre, non necessariamente un’azienda deve essere la prima o la più veloce nel cavalcare una certa tendenza, o nell’adottare un determinato cambiamento. È fondamentale che ogni business abbracci la trasformazione digitale camminando con il proprio passo, trovando un equilibrio tra la velocità che il mercato impone e il necessario adeguamento dell’organizzazione e delle sue persone.